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Panopticon è un progetto editoriale/artistico indipendente che nasce in piena pandemia, l’idea era già nel cassetto da tanto tempo ma il debutto ufficiale è stato nel mese di Giugno dello scorso 2020.

Panopticon nasce dall’idea di scoprire ed indagare ancora di più due mondi a me molto vicini: l’arte visuale e la musica.

Cercando di analizzare come questi due poli si possano unire e compensarsi a vicenda. Il metodo cartaceo utilizzato è quello legato al supporto più vero e hardcore, ovvero la fanzine. Da quest’ultima si trae spunto per quanto riguarda la sua etica, si punta a ricercare un network tra artisti e curatori che vi partecipano tramite lo scambio di contributi e idee. Panopticon è anche un progetto nomade, senza padroni, perché a curarlo non è solo una persona o fondatore bensì varie personalità che si alternano in ogni numero.

È un progetto auto-finanziato ed auto-prodotto (cercheremo di portare anche la stampa in “casa”). Ogni progetto serve per finanziare il prossimo, grazie al numero 000 è nato lo 001, da quest’ultimo lo 002 e così via per sempre.
La ciliegina sulla torta è rappresentata da un fetish personale nel collezionare limited edition e proprio per questo la ‘zine ha una tiratura ultra limitata, numerata a mano che identifica l’autenticità di ogni singolo numero.

L’intento è quello di associare ogni numero ad un supporto audio o video, ad esempio il numero 000 è in combo con la release di Raw Culture ed il terzo numero (ma in realtà 002) ha nelle sue pagine uno sticker NFC dove all’interno è conservata una performance AV di Father Balliusque. Multipli d’artista, supporto cartaceo, vinili, cassette, edizioni limitate e collezioni varie...sono tutte mie passioni che cerco di mettere a nudo nella proposta di Panopticon.

Comunichiamo con il mondo esterno tramite una pagina instagram che ora conta poco più di 500 seguaci, ma ciò che ha provocato è un passa parola alla vecchia maniera. Infatti, molte persone che ordinano in realtà non ci seguono oppure non utilizzano questo canale. La distribuzione invece avviene tramite il Big Cartel ed alcune librerie indipendenti o negozi di dischi sparsi in tutta Italia (almeno per ora). Ciò che ci soddisfa di più però è il nostro “SPACCIO ZINE @” alias distribuzione a mano alla vecchia maniera.

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L’ispirazione è poco “all’italiana” ma soprattutto di stampo internazionale. Seguo con molto piacere tutte le vicende editoriali ma riservo un debole per quelle dell’Est e Nord Europa, ma la collezione nella libreria conserva veramente di tutto.

La speranza è che Panopticon si instauri come un must all’interno dell’editoria indipendente e che diventi un feticcio da collezione.

LOVE MM