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Nel 2011 Dionigi Mattia Gagliardi chiama a raccolta un gruppo di studenti d’arte e neuroscienze con lo scopo di creare un gruppo di ricerca su temi che in quel momento non erano considerati dal sistema dell’arte italiana: psicologia dell’arte, estetica sperimentale, neuroestetica. Così nacque Numero Cromatico.

All’epoca, il modo più opportuno per divulgare questa visione ci sembrò una rivista, uno strumento sul quale scrivere le proprie idee e attraverso cui creare dibattito, confronto e dialogo a livello nazionale ed internazionale. E così nacque Nodes.

L’idea della rivista è nata guardando ad alcuni dei più importanti gruppi di artisti del Novecento. Tutti ebbero la necessità di scrivere le proprie teorie, il proprio pensiero e di divulgarlo attraverso un proprio strumento editoriale. Gli esempi sono tanti: Lacerba, Azimuth, MarcaTre, AlfaBeta, Rivista di Psicologia dell’Arte. L’editoria è solo una delle attività che svolgiamo allo scopo di creare e divulgare il nostro pensiero estetico.

Il nostro progetto editoriale principale è appunto Nodes, un periodico sulla relazione tra arte e scienza fondato nel 2011 contestualmente a Numero Cromatico. La rivista, pubblicata con cadenza semestrale, ha l’obiettivo di raccontare e divulgare il connubio tra arte e neuroscienze, argomento divenuto molto celebre negli ultimi anni grazie alla nascita della neuroestetica. Ad oggi, la rivista, è diventata fucina di una nuova visione della ricerca artistica, promuovendo l’utilizzo dell’approccio scientifico in diverse discipline artistiche: arti visive, letteratura, cinema, teatro, architettura, musica e design. Grazie a questa attitudine il periodico è diventato anche strumento di collaborazione tra artisti e scienziati di rilevanza internazionale, premi Nobel e ricercatori di università di tutto il mondo, stimolando la circolarità delle conoscenze e funzionando anche come piattaforma sui possibili sviluppi della ricerca artistica internazionale.

Attualmente Nodes è l’unica rivista italiana specializzata in questo ambito, ed è quindi diventata riferimento per specialisti del settore ma anche per studenti, appassionati o semplici curiosi.

Non tutti i progetti editoriali nascono con gli stessi scopi e ognuno prende forma in maniera diversa. Il nostro è nato dalla convinzione che l’arte debba parlare non solo attraverso gli artefatti ma anche attraverso le teorie estetiche. Per farlo ha bisogno di supporti appropriati di studio, di confronto e di divulgazione, perché il pensiero deve circolare e, per ora, le riviste sono ancora uno degli strumenti più adatti.

La rivista è nata attraverso l’autofinanziamento del gruppo e oggi si sostiene grazie a quanti la apprezzano e la acquistano. Un processo avvenuto anche per la rete di relazioni avviata con librerie indipendenti, festival, e progetti editoriali che, negli anni, hanno ospitato la nostra realtà. Non è stato semplice, ma oggi siamo un punto di riferimento per chi vuole approfondire i temi della percezione e della fruizione dell’opera d’arte e non solo.

Comunichiamo e diffondiamo il progetto sul web attraverso i nostri siti numerocromatico.com e nodesjournal.com e i nostri canali social, e poi attraverso presentazioni, la partecipazione a fiere e mostre, interviste, conferenze, oltre a tutte le attività che proponiamo da anni nelle nostre sedi a Roma.